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La qualità delle acque superficiali
Il Comune di Mantova è impegnato, a vario titolo ed in collaborazione con Enti ed Associazioni, nella tutela del sistema Mincio e Laghi di Mantova. La Legge Regionale 26/2003, art. 45 c. 7, individua nel Contratto di Fiume lo strumento di programmazione negoziata atto a promuovere la concertazione e l'integrazione delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti complessi e alla salvaguardia del servizio idraulico.
Considerato che la qualità delle risorse paesistico-ambientali del territorio dipende da una molteplicità di fattori che, al fine di garantire risultati efficaci, vanno governati in modo integrato e condiviso, il Contratto di Fiume consentirà di:
• Costruire uno scenario strategico condiviso di sviluppo durevole e sostenibile del territorio coniugando recupero di identità, sicurezza e qualità ambientale; • Costruire un sistema informativo territoriale di politiche, programmi e progetti idonei a contribuire all'implementazione dello scenario strategico; • Individuare ruoli e tempi di azione previsti per attori pubblici, privati e associativi che siano in grado di dare un contributo concreto alla valorizzazione dei caratteri identitari, alla difesa del territorio e al miglioramento dell'ambiente al fine del miglioramento della qualità delle acque; • Dare concreta attuazione ad un sistema di interventi integrati di riqualificazione insediativa del bacino finalizzati al miglioramento della qualità delle acque anche per una loro fruizione; • Realizzare un adeguato piano di sensibilizzazione sul tema delle acque, della loro qualità e della loro gestione, incentrato su azioni di comunicazione, formazione ed educazione.
Il Contratto di Fiume è stato approvato in Giunta in data 12/05/2016 con DGC n. 114.
Al fine di conseguire l'obiettivo della balneabilità e più in generale del miglioramento della qualità delle acque del laghi di Mantova, il Comune di Mantova ha istituito nell'anno 2019 il "Tavolo Permanente di Lavoro per la balneabilità dei laghi" per definire le azioni da mettere in campo. Fanno parte del Tavolo tutte le istituzioni locali coinvolte a vario titolo sul tema delle acque: AIPO, ARPA, ATO, ATS, Consorzi di Bonifica, Parco del Mincio e Provincia di Mantova. E' stata inoltre coinvolta la società TEA Acque in qualità di gestore della rete di acque reflue. Il Tavolo di lavoro ha convenuto che, nell'ambito della finalità più ampia della balneabilità dei laghi, il primo obiettivo da conseguire sia la balneabilità del lago Superiore.

L'ATS, attraverso il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, quale ente preposto all'attività di monitoraggio e valutazione delle acque di balneazione nella stagione estiva 2019 ha effettuato i campionamenti sul lago Superiore per la determinazione di due parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, ai sensi del D. Lgs. 116/2008 che recepisce la Direttiva 2006/7/CE. I campionamenti sono stati eseguiti nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, per un totale di 4 campioni, e hanno dato esito positivo. La norma prevede che per giungere alla dichiarazione di balneabilità è necessario acquisire i risultati dei campionamenti di tre anni consecutivi oltre un ulteriore anno di monitoraggio. Nel caso specifico del lago Superiore, per togliere il divieto vigente è pertanto necessario che i risultati ad oggi acquisiti vengano confermati nei prossimi tre anni e in tal caso si potrà dichiarare la balneabilità del lago Superiore nella stagione balneare 2022. Per il miglioramento della qualità delle acque dei laghi sono state individuate diverse azioni, molte delle quali già individuate nell'ambito del Contratto di fiume Mincio:
- introduzione di fasce tampone; - azioni finalizzate a garantire l'osservanza degli obblighi delle fasce di rispetto previste dalla normativa vigente; - installazione sgrigliatori in corrispondenza di alcuni canali; - azioni di contenimento del fior di loto e della castagna d'acqua; - riduzione delle portate di sfioro in occasione di eventi di pioggia/eliminazione scaricatori di piena. Alcune azioni sono già in fase di realizzazione, per altre sono in corso approfondimenti tecnici.
Compito del Tavolo è anche quello di individuare le azioni prioritarie e stabilire una stima dei costi per poi ricercare i finanziamenti necessari. Nel 2021 il Comune ha definito con altri Soggetti del territorio progettualità volte alla tutela e al risanamento delle acque lacustri per la partecipazione a bandi di finanziamento emessi da Regione Lombardia (DGR XI/4197 del 18/01/2021 – primo bando e DGR XI/5333 del 04/10/2021 – secondo bando).
Si riportano di seguito la sintesi dello stato degli elementi di qualità e dello stato ecologico dei tre laghi di Mantova.

Il LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico) è un indice di valutazione sintetico della qualità chimico-fisica dei corsi d'acqua ottenuto attraverso l'attribuzione di un punteggio che si confronta con i valori soglia indicati nella normativa. I parametri utilizzati sono percentuale di saturazione di Ossigeno disciolto e nutrienti (azoto ammoniacale, azoto nitrico e fosforo totale). Il risultato ottenuto dall'applicazione del LIMeco permette di classificare il corso d'acqua rispetto a una scala di qualità con livelli da 1 – Elevato a 5 - Cattivo.

Il monitoraggio del fiume Mincio eseguito nel 2022 da ARPA nei punti di campionamento a monte dei laghi di Mantova, in località Rodigo, e a valle, in località Formigosa, rileva un punteggio dell'indice LIMeco sufficiente per Formigosa e scarso per Rodigo. I dati di ARPA Lombardia del 2018 indicano che il valore LIMeco è migliorato sia in località Rivalta che Formigosa, passando rispettivamente ad un indice sufficiente e buono. Per il 2019 i dati indicano un livello sufficiente per entrambi i luoghi di campionamento. Al momento della presente stesura della Dichiarazione non risultano pervenuti i dati del 2020. Di seguito si riporta la classificazione di qualità secondo i valori LIMeco, ai sensi del DM 260/2010.

Il progetto RIO: la riqualificazione del canale
Il progetto di riqualificazione del Rio, canale che attraversa la città storica e afferente alla rete idrica superficiale, è proseguito per tutto il 2019. Il Rio è un canale che è stato praticamente dimenticato, nonostante occupasse una posizione centrale nella vita della città sia geograficamente sia poiché sosteneva parte delle attività sociali ed economiche. A farlo tornare di attualità è stata la progettualità che sta coinvolgendo la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano e il Comune di Mantova, la quale prevede la valorizzazione delle Pescherie di Levante e il ripristino della fruibilità di un accesso permanente a livello dell'acqua attraverso la realizzazione di una terrazza/pontile sul Rio stesso. Al riguardo, si è quindi valutato di ampliare tale progettualità per un recupero graduale del Rio sia sotto il profilo ambientale che sotto il profilo storico e culturale. A fronte di alcuni incontri informali tenutisi nel 2017, volti soprattutto a capire quali potessero essere le possibili azioni, l'Amministrazione ha deciso di sostenere questa progettualità promuovendo un tavolo di lavoro in cui tutti gli Enti competenti e i portatori d'interesse potessero iniziare a lavorare affinché, oltre al recupero architettonico delle Pescherie di Levante, si arrivasse al recupero del Rio. Il "Tavolo Rio" ha avuto formale inizio con il primo incontro del 29/03/2018. Nel giugno 2018 è stata ufficializzata apposita scheda nell'ambito del Contratto di Fiume Mincio: il "Tavolo Rio" è diventata quindi un'azione ufficialmente inserita nel Contratto di Fiume. Nel 2019 è proseguita l'attività di monitoraggio chimico-batteriologica del Rio, iniziata nel 2018, con il coinvolgimento di alcune scuole secondarie superiori nell'ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. Parallelamente sono stati condotti 5 monitoraggi da parte di ATS e ARPA per accertare lo stato chimico e batteriologico del Rio. Il monitoraggio di questi due anni non ha evidenziato particolari criticità per quanto riguarda i dati chimici, vi sono invece situazioni da meglio approfondire per quanto riguarda la carica microbica. Per questo motivo nell'autunno del 2019 è stata condotta un'attività di rilievo/censimento di eventuali scarichi ancora recapitanti nel Rio. Parallelamente sono stati appaltati i lavori di restauro e ristrutturazione dello storico immobile delle Pescherie a cura della Fondazione Le Pescherie.
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