Il suolo, tra tutte le componenti ambientali, si presenta tra le più complesse per la città di Mantova. La presenza del Sito inquinato di Interesse Nazionale "Laghi di Mantova e Polo Chimico", delle aree naturali, di varie tipologie di insediamenti urbani, storico artistici, residenziali, industriali, artigianali, ecc. rende necessaria una attenta ed equilibrata pianificazione del governo del territorio in grado di garantire la convivenza di interessi spesso contraddittori.
1. Pianificazione del territorio
Al fine di affrontare le principali criticità relative al territorio comunale, ovvero: - consumo di suolo legato alle espansioni urbane - frequenti interventi di totale impermeabilizzazione delle superfici urbanizzate
il Comune di Mantova a fine 2017 ha iniziato il percorso di revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT) che era stato elaborato, ai sensi della L.R. n.15/2005 e s.m.i., approvato con D.C.C. n. 60 del 21/11/2012 - B.U.R.L. n. 01 del 02/01/2013, il cui Documento di Piano, coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità perseguiti dalla Legge Regionale di governo del territorio e dalla Direttiva Comunitaria 42/2001, è stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica. Nell'ambito del PGT, oltre ad individuare gli ambiti di trasformazione del territorio è stato affrontato anche il tema di protezione e salvaguardia della componente idrica, che è un aspetto peculiare del territorio della città di Mantova. Sono state infatti approvate le Norme Tecniche del Reticolo Idrico corredate da relativa cartografia: con la stesura di tali norme si è inteso non solo rispondere ad un obbligo di legge derivante dal trasferimento di una competenza ma, principalmente, individuare anche il reticolo idrico del territorio comunale e regolamentarne l'attività di polizia idraulica, attività di controllo degli interventi di gestione e trasformazione del demanio idrico e del suolo in fregio ai corpi idrici. Tali aspetti, talvolta considerati marginali rispetto alle previsioni e alle esigenze pianificatorie, concorrono alla salvaguardia del reticolo idrografico del territorio comunale, alla protezione dai rischi naturali o che conseguono alle modifiche e trasformazioni del territorio e al ripristino degli equilibri idrogeologici ed ambientali, completando quindi gli indirizzi di pianificazione e tutela del territorio propri del PGT. A partire dalla data di adozione del PGT si riporta come indicatore del consumo di suolo la superficie impermeabilizzata su territorio comunale, intesa come somma di strade, aree destinate a uso produttivo (D), edifici, parcheggi, fermate bus. A partire dal 2015 tale dato è rimasto costante a oltre 1.151 ha fino al 2018, quando ha raggiunto i 1.162 ha. Nel 2021 sono stati raggiunti 1165 ha di superficie impermeabilizzata. Con l'obiettivo di rigenerare la città, il Comune di Mantova ha avviato molteplici azioni trasversali a più legislature:
- ha eliminato, con il nuovo PGT, 1.400.000 mq di aree di espansione riportandole alla destinazione agricola (un ulteriore 7% del tessuto consolidato); - ha avviato un puntuale monitoraggio dei piani attuativi che ha portato, in alcuni casi, all'intervento sostitutivo da parte della pubblica amministrazione per il completamento delle opere di urbanizzazione (a seguito di procedimenti di escussione per un valore complessivo di circa 4.300.000 € di opere) e in altri a rinegoziare in riduzione i piani attuativi già approvati per garantirne una maggiore fattibilità tecnico-economica; - ha promosso il progetto strategico di rigenerazione di Mantova Hub, che interessa un ambito di circa 300.000 mq comprensivi di boschi e aree a verde e vede numerosi partner istituzionali e ancor più numerosi partner privati, finanziato nell'ambito del Bando periferie; - ha promosso puntuali interventi di rigenerazione localizzando, in sostituzione degli immobili incongrui presenti nei quartieri e acquisiti attraverso esproprio, le funzioni pubbliche concertate con la popolazione e con le associazioni; - ha avviato una consultazione aperta su piattaforma online sulla percezione da parte della cittadinanza dei luoghi del centro storico (valore aggiunto, criticità e mancanze, ambito di degrado e di insicurezza urbana, ambiti da valorizzare) nell'ambito del progetto europeo Bhenefit; - ha aperto due diverse manifestazioni di interesse: la prima per raccogliere proposte di intervento finalizzate ad individuare gli ambiti della rigenerazione componendo poi per ciascuno un progetto complessivo di rigenerazione urbana, e la seconda finalizzata ad individuare gli immobili dismessi con criticità sui quali il proprietario intenda intervenire anche in deroga allo strumento urbanistico; - ha intrapreso uno studio specifico sulle esigenze e sulle criticità del distretto del commercio del centro storico per individuare, in collaborazione con le associazioni di categoria, possibili strategie di rivitalizzazione. La messa a sistema di molteplici azioni urbanistiche, edilizie e di partnership ha portato la città di Mantova a vedere la ripresa di numerosi cantieri, sia pubblici che privati, volti alla riqualificazione di ambiti del tessuto consolidato caratterizzati da criticità che si trascinavano da numerosi anni. A partire dal 2017 si lavora al progetto di sviluppo del polo produttivo e logistico di Valdaro, obiettivo primario dell'Amministrazione, che riguarda nello specifico: - il completamento delle opere infrastrutturali a servizio dell'area, e in particolare della bretella autostradale e dello scarico delle acque meteoriche dell'intero ambito territoriale; - la verifica delle condizioni di fattibilità e la programmazione della piattaforma intermodale (ferro) per l'intera area; - la verifica dell'avanzamento del PIP di Valdaro in ragione dell'approssimarsi della sua scadenza e la soluzione delle problematiche che emergono; - la ripianificazione del comparto PA 13 Olmolungo.
È stato attivato un tavolo di confronto con Ministero dei trasporti e Regione Veneto con l'obiettivo della piena navigabilità fluvio-marittima dall'Adriatico al porto di Valdaro.
A partire dal 2016 il Comune di Mantova ha iniziato a lavorare alla candidatura di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana chiamato Mantova HUB, progetto strategico di ricucitura urbanistica e socio-economica della città che porterà la periferia est di Mantova ad essere costruita e gestita sotto il profilo della sostenibilità. Il progetto nel 2017 è stato finanziato. Nel 2018 sono iniziati i lavori interni all'Ente per la predisposizione della documentazione necessaria all'affidamento delle opere, che vedrà nel corso dei prossimi anni lo sviluppo di un quartiere ecosostenibile. Il progetto riguarda la realizzazione del piano che interviene sulla periferia ad Est della città: Comparto di San Nicolò, Ex Ceramica, nonché le aree attigue acquisite a mezzo esproprio di Via Greyson (P.P. Fiera Catena – ex comparto C2) su cui sono state individuate "opere complementari al progetto Mantova HUB" finanziate con fondi di Regione Lombardia (Patto per la Lombardia). L'obiettivo è creare un polo di eccellenza per la sostenibilità ambientale e uno snodo funzionale che si lega al sistema della città. Nel progetto sono coinvolte tutte le competenze e le funzioni del Comune, e sarà sviluppato attraverso l'attivazione di gruppi di lavoro tematici. Le diverse progettualità di Muntova Hub sono oggi in corso. Il progetto vede coinvolti tutti i settori del Comune.
2. Gestione delle bonifiche
Per quanto riguarda il Sito di Interesse Nazionale "Laghi di Mantova e Polo Chimico" (estensione: 1027 ha), già inserito dal Ministero dell'Ambiente nel Programma nazionale di bonifica nel corso del 2002 ed esulante dalla diretta competenza amministrativa del Comune, nel maggio 2007 è stato stipulato un Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Lombardia, la Provincia di Mantova, i Comuni di Mantova, Virgilio e San Giorgio e il Parco del Mincio per "assicurare la messa in sicurezza d'emergenza, la bonifica e il recupero ambientale delle aree pubbliche contaminate così da garantire la loro naturalità e la fruibilità delle acque" attraverso:
- attività di messa in sicurezza e bonifica della falda; - bonifica delle aree lacustri e fluviali.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, quale responsabile del procedimento di bonifica del SIN, ha rilasciato in questi ultimi anni diversi decreti di approvazione di progetti di bonifica e di progetti di messa in sicurezza operativa, in parte conclusi e in parte in corso.
Interventi di bonifica conclusi:
• Bonifica Conca di Valdaro • Bonifica area XII EniPower Mantova • Bonifica area XVI EniPower Mantova • Bonifica terreni area ex P.V. ENI IP2069 • Bonifica vasche in area L - Versalis
Interventi di bonifica e di messa in sicurezza operativa in corso: • Bonifica falda area EniPower Mantova • Messa in sicurezza operativa falda e messa in sicurezza operativa terreni in area IES • Bonifica area Collina e area R2 in area Eni Rewind • Bonifica falda con pozzi MPE, bonifica area B+I, bonifica ex sala celle in area Versalis
Nel marzo 2013 il succitato Accordo è stato sostituito da un nuovo Atto sottoscritto dalle parti: a seguito dell'assegnazione di nuove risorse finanziarie, si è reso infatti necessario aggiornare il quadro tecnico-finanziario e procedere alla rimodulazione/riprogrammazione degli interventi e dei relativi costi. L'Accordo prevede l'istituzione del "Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell'Accordo" e del "Comitato di Coordinamento locale". Attraverso tali comitati il Comune partecipa direttamente alle attività di verifica delle varie tipologie di interventi proposti ed alla loro realizzazione, indirizzando le scelte anche in relazione a particolari esigenze locali. Inoltre, sempre attraverso il Comitato di Coordinamento Locale, il Comune svolge un'attività preparatoria delle istruttorie che verranno esaminate in sede di Conferenza di Servizi ministeriale, preoccupandosi di segnalare eventuali situazioni di criticità o urgenza. Con Decreto n. 5241 del 05/09/2014, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha impegnato la somma di € 1.800.000,00 a favore di Regione Lombardia per la prosecuzione degli interventi di bonifica sul SIN "Laghi di Mantova e Polo Chimico". Tali risorse sono utilizzate per risolvere le problematiche più urgenti del SIN tra le quali quella relativa all'area dell'azienda "Industria Colori Freddi S. Giorgio", in quanto essa presenta nelle acque di falda un'elevata concentrazione di composti alifatici clorurati. Il Comune, in qualità di soggetto attuatore degli interventi necessari da realizzarsi in sostituzione della Società Industria Colori Freddi S. Giorgio S.r.l., ha predisposto un "piano di intervento" ritenendo prioritarie le attività di caratterizzazione ambientale, ai sensi dell'art. 242 del D. Lgs. 152/2006, al fine di individuare le sorgenti di contaminazione ed ottenere le informazioni per procedere alla messa in sicurezza e bonifica. Nel 2017 è stata espletata la procedura a evidenza pubblica volta a individuare l'operatore economico cui affidare le attività di caratterizzazione ambientale. Tali attività di caratterizzazione sono poi iniziate nel mese di ottobre 2017 e si sono protratte nel 2018. L'importo complessivo disciplinato dal Nuovo Accordo ammonta a complessivi € 18.193.090,91, nella disponibilità di Regione Lombardia, è stato impegnato, attraverso appositi Decreti regionali, in favore dei diversi Soggetti Attuatori degli interventi. Al Comune di Mantova sono stati destinati complessivamente finanziamenti pari a € 4.707.294,52 per la realizzazione dei seguenti interventi.
Dal 2007 ad oggi sono stati approvati dal Ministero dell'Ambiente circa 15 progetti di bonifica/messa in sicurezza operativa per l'area SIN di Mantova.
Le aree contaminate extra Sito di Interesse Nazionale, di diretta competenza amministrativa del Comune, sono costantemente monitorate dagli uffici preposti che ne seguono i complessi iter di bonifica soggetti al parere di vari Enti. Di seguito vengono forniti i dati aggiornati relativamente alle procedure di bonifica in corso, suddivise in base allo stato di avanzamento. Si evidenzia in particolare che, al 31/12/2021, le aree per le quali sono state avviate azioni di bonifica a seguito di progetto approvato sono pari a 22.855 m2, mentre le aree per le quali il procedimento di bonifica si è concluso a seguito all'approvazione dell'analisi di rischio corrispondono a 2.983 m2.
BONIFICHE EXTRA SIN |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
Aree con sospetta contaminazione (m2) |
0* |
0* |
540.000 |
0 |
2.520 |
Aree in fase di caratterizzazione (m2) |
2.130 |
5.540 |
4.540 |
545.000 |
544.550 |
Aree caratterizzate soggette ad Analisi di Rischio e/o Bonifica (m2) |
115.784 |
128.597 |
125.238 |
124.238 |
124.238 |
Aree in cui sono avviate azioni di bonifica a seguito di Progetto approvato (m2) |
11.189 |
11.189 |
23.995 |
22.855 |
23.015 |
Aree per cui si è concluso il procedimento a seguito dell'Analisi di Rischio approvata (m2) |
2.983 |
2.983 |
2.983 |
2.983 |
2.983 |
Aree bonificate (m2) |
9.331 |
9.331 |
9.331 |
11.471 |
11.471 |
(Fonte dati: Servizio Ambiente - Comune di Mantova)
* Nel 2017 e 2018 non è stata ricevuta alcuna ccmunicazione di area con sospetta contaminazione. Si precisa che le aree con sospetta contraminazione variano annualmente inquanto passano ad aree in fase di caratterizzazione, come da procedura di bonifica.
3. Bonifica delle coperture in amianto
A partire dall'anno 2015 è stata intensificata l'attività amministrativa relativa alla bonifica/rimozione delle coperture contenenti cemento amianto presenti nel territorio comunale. Ciò ha portato alla conclusione di diversi procedimenti a carico dei proprietari/detentori/curatori di immobili, relativi a coperture in cemento amianto anche di elevate dimensioni. Attraverso la creazione di un database di tutte le segnalazioni pervenute, con relativo iter amministrativo e scadenziario, è costantemente monitorato lo stato di avanzamento dei procedimenti, garantendo il completamento degli interventi di bonifica/rimozione delle coperture nei termini previsti. Sono state inoltre mappate su cartografia tutte le coperture in cemento amianto relative alle segnalazioni pervenute. Il Comune di Mantova ha valutato, inoltre, l'opportunità di censire le coperture in cemento amianto presenti sul territorio mediante l'utilizzo di droni, al fine poter attuare le azioni necessarie per la tutela della salute pubblica. Nel 2016 è stata individuata una società che ha effettuato un monitoraggio delle coperture in cemento amianto con l'ausilio dei droni. Il volo è stato condotto nel gennaio 2017 e ha prodotto come risultato una mappatura delle coperture in cemento amianto. Sul territorio sono state individuate 516 coperture per un totale di 281.660 mq e un rapporto per abitante pari a 5,71 MCA per abitante. Dal 2017 l'attività di monitoraggio delle coperture in cemento amianto è continuativa. Il Settore Ambiente ha provveduto a sollecitare i proprietari degli immobili con coperture in cattivo stato di conservazione e con superficie maggiore di 200 mq. Alla primavera del 2020 è stato rimosso il 68.95% delle coperture presenti sul territorio, pari a 12.129 mq di coperture per cui era stata avviata la procedura di smaltimento. Nel 2021 sono state rimosse coperture in cemento amianto per un ammontare di 1497 mq.
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