Città di Mantova

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A partire dal 2018 il tema dei cambiamenti climatici e della resilienza rappresenta una delle priorità dell'Amministrazione. Nel 2018, dopo un percorso condiviso e costruito con i principali portatori di interesse della città è stato approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 246/2018 lo studio "Mantova Resiliente: Linee guida per l'adattamento climatico". Lo studio è partito dalle criticità del territorio, conseguenti agli eventi meteorici estremi, e dalla raccolta ed elaborazione di dati ambientali e climatici per la costruzione di un profilo climatico locale. È stata inoltre effettuata l'analisi del verde (verde architettonico, pareti e tetti verdi, alberi monumentali, aiuole e arredi stradali, verde territoriale pubblico e privato, orti urbani, verde agricolo, incolti...), del sistema idraulico di area vasta, del sistema urbano e del patrimonio UNESCO.
Successivamente si sono valutate le criticità socio-ambientali e climatiche su scala territoriale e sono state definite le priorità d'azione, con particolare attenzione alle criticità legate alle ondate di calore in area urbana, a quelle sanitarie, a quelle connesse ad eventi estremi di pioggia e rischio idrogeologico e a quelle derivanti da siccità e carenza idrica o connesse al sistema del verde.
Mantova oggi si pone come una delle principali città italiane a lavorare attivamente sul tema della resilienza.

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Oggi il Comune di Mantova sta lavorando sul tema della transizione climatica e della neutralità carbonica. Come naturale evoluzione del percorso intrapreso nel 2021, a seguito di un lungo lavoro di studio il Comune di Mantova con il Parco del Mincio, il Comune di San Giorgio Bigarello, il Comune di Porto Mantovano, il Comune di Marmirolo, il Comune di Curtatone, l'Unione dei Comuni dell'Alto Mantovano sono riusciti ad ottenere un finanziamento da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per il progetto ACE3T Strategia di transizione Climatica che finanzierà azioni di forestazione e depermeabilizzazione nei territori interessati.
Un altro importante traguardo raggiunto nel 2022 è stata la firma tra soggetti pubblici e privati dell'Alleanza per la Carbon Neutrality di Mantova, l'obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica del territorio della provincia di Mantova, il che significa che le emissioni di carbonio in atmosfera dovranno essere controbilanciate dall'assorbimento del carbonio stesso.

Il percorso che ha portato a lavorare sui temi menzionati parte nel 2013 con l'adesione al Patto dei Sindaci. Il Comune si poneva l'obiettivo di ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% rispetto ai livelli registrati nel 2005, ovvero 82.251 tonnellate di CO2 al 2020. L'obiettivo è stato raggiunto.
A febbraio 2019, il Comune di Mantova ha rinnovato il proprio impegno aderendo alla nuova iniziativa del Patto dei Sindaci per l'Energia e il Clima, coniugando i concetti di mitigazione della CO2 e di adattamento al fine di limitare l'incremento della temperatura media globale e di aumentare la resilienza dei territori e delle comunità nei confronti dei cambiamenti climatici già in atto. I firmatari si impegnano, entro il 2030, a ridurre le emissioni di CO2 almeno del 40% rispetto all'anno di riferimento (Baseline Emission Inventory‐BEI) integrando la strategia di mitigazione con quella di adattamento ai cambiamenti climatici.

Grafico16

Distribuzione percentuale delle emissioni annue per Settore nel Comune di Mantova (2005)
(fonte PAES del Comune di Mantova)

Il Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia definisce un rinnovato impegno e una visione condivisa per il 2050 al fine di affrontare le seguenti sfide interconnesse:

• Accelerare la decarbonizzazione dei nostri territori, contribuendo così a mantenere il riscaldamento globale medio al di sotto di 2 °C;
• Rafforzare le nostre capacità di adattarsi agli impatti degli inevitabili cambiamenti climatici, rendendo i nostri territori più resilienti;
• Aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili sui nostri territori, garantendo così l'accesso universale a servizi energetici sicuri, sostenibili e accessibili a tutti.

Con DCC n. 24/2020 il Comune di Mantova ha approvato il Piano d'azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) con l'obiettivo di perseguire l'ambizioso obiettivo della riduzione del 65% delle emissioni di CO2 entro il 2030.
Nel 2020 il 46% delle emissioni di CO₂ sono dovute agli edifici residenziali, il 27% all'industria non ETS, il 16% agli edifici terziari non comunali, l'8% al trasporto privato non commerciale. Questi quattro settori originano il 97% delle emissioni di gas serra nel comune di Mantova. Il contributo di edifici comunali, trasporto pubblico, illuminazione pubblica e agricoltura, silvicoltura e pesca è minoritario.

Da notare che nel 2020, rispetto al MEI 2017, le emissioni legate agli edifici residenziali sono aumentate in valore percentuale (si passa dal 29,3% del MEI 2017 al 46% del MEI 2020). Questo è attribuibile al lockdown legato alla pandemia, che ha portato alla chiusura delle attività economiche non indispensabili e all'incentivazione dello smart working per i lavoratori del terziario. Non si vedono grosse differenze per il settore produttivo (26,7% delle emissioni di gas serra nel MEI 2017 rispetto al 27% del MEI 2020), mentre si ha un calo della quota di emissioni legate agli edifici terziari (da 31,7% nel MEI 2017 a 16% nel MEI 2020). Anche questo dato è una conseguenza della chiusura delle attività legata alla pandemia.
Di seguito si riporta un grafico con la distribuzione percentuale delle emissioni annue per settore del Comune di Mantova.

Per quanto riguarda invece le emissioni per tipologia di vettore il 41% derivano da gas naturale (in linea con il MEI 2017, in cui il 41,9% delle emissioni erano dovute all'uso di gas naturale), il 39% da energia elettrica (rispetto al 46,1% del MEI 2017), l'11% dal teleriscaldamento (in aumento rispetto al 2017, in cui il teleriscaldamento generava una quota inferiore all' 1% di emissioni) e il 6% da gasolio (solo per trasporti e agricoltura). Rispetto al 2017 si segnala l'aumento delle emissioni legate al teleriscaldamento, dovuto all'espansione della rete e all'allacciamento di più edifici.

 

Grafico 07

Grafico 08

 

Negli anni 2020, 2021, 2022 sono state intraprese azioni finalizzate all'attuazione del citato PAESC e in generale alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera quali:

• l'emanazione della Dichiarazione di Emergenza Ambientale e Climatica del Comune di Mantova, ribadendo il proprio impegno ad affrontare la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici;
• la nomina dell'Energy manager del Comune di Mantova, al fine di perseguire un efficientamento energetico complessivo dell'Ente;
• la partecipazione ad iniziative rivolte alla comunicazione di buone pratiche quali "Settimana europea per la mobilità sostenibile" e "M'illumino di meno";
• sono stati valutati i consumi termici ed elettrici dell'ente e attivate azioni rivolte al contenimento degli stessi e all'efficientamento del patrimonio edilizio dell'Ente e conseguente pianificazione attività;
• attività di sensibilizzazione degli amministratori condominiali ed incontri formativi con tecnici del settore nell'ambito del progetto H2020 INNOVATE per trovare strategie comuni per l'efficientamento energetico dei condomini;
• attivazione di uno sportello Bonus edilizi;
• a seguito del progetto europeo URBACT C-Change legato alla sensibilizzazione del tema del cambiamento climatico e della riduzione delle emissioni di CO2 attraverso il settore culturale diffusione negli eventi di tematiche green;
• termine del progetto sperimentale CreiamoPA promosso dal Ministero dell'Ambiente sul calcolo dell'impronta di carbonio della Pubblica Amministrazione.
• l'approvazione della Strategia di Transizione Climatica;
• la firma dell'Accordo per la Carbon Neutrality di Mantova;

A seguito del progetto Horizon 2020 INNOVATE Integrated Solutions for ambitious energy refurbishment of private housing, dedicato all'efficientamento energetico degli edifici privati a partire dal mese di febbraio 2021 si è attivato un servizio di supporto e orientamento al cittadino attraverso un portale web dedicato e uno sportello telematico dedicato ai bonus edilizi finalizzati a rendere più efficienti e sostenibili le abitazioni.
L'iniziativa, coordinata dal Comune di Mantova, è nata per promuovere l'utilizzo delle agevolazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e in particolare di riqualificazione energetica degli edifici, e si inserisce in una serie di azioni avviate dal Comune di Mantova volte a ridurre i consumi energetici.
Relativamente al seguito del progetto Europeo URBACT C-Change, terminato nel corso del 2021, il cui obiettivo era il trasferimento delle buone prassi sviluppate dal Manchester Arts Sustainability Team (MAST) alle città partner di progetto, tra cui Mantova, al fine di mobilitare e sensibilizzare il settore dell'arte e della cultura al tema del cambiamento climatico.
Mantova negli anni di progetto ha sviluppato una strategia di integrazione di politiche ambientali e culturali focalizzate sul settore artistico e culturale della città con l'obiettivo di ridurne l'impatto ambientale, unitamente a progetti culturali che hanno coinvolto e
sensibilizzato i cittadini, ma anche gli operatori culturali stessi. Questo percorso è stato reso possibile grazie ad un gruppo locale di associazioni culturali che ha preso il nome di ARC3A e che vede la partecipazione trasversale degli uffici comunali insieme agli stakeholder.

 

Immagine 03

 

Consumi di energia elettrica
Relativamente ai consumi di energia elettrica del territorio, gli ultimi dati a disposizione sono quelli del periodo 2015-2020 pervenuti da e-distribuzione. Il distributore nazionale di energia elettrica fornisce dati biennalmente con un ritardo di un'annualità, pertanto al momento della stesura della presente DA l'ultimo dato a disposizione è relativo al 31/12/2020.
Di interesse sono i dati tra 2019 e 2020: si nota un calo in tutte le categorie tranne che un lieve aumento per quanto riguarda la categoria usi domestici. Questo mostra una chiara rappresentazione del periodo pandemico e del relativo rallentamento dal punto di vista economico, dovuto al periodo di quarantena. Come prevedibile, il calo più importante lo subisce il settore terziario.

Grafico 09
Fonte dati: e-distribuzione

I consumi complessivi registrano nel periodo 2015-2020 un lieve aumento (+3%), più marcato nel settore industriale (+5%). Gli altri settori sono pressoché stabili, mentre si registra una diminuzione notevole nel consumo di energia elettrica relativa all'illuminazione pubblica.

Grafico 10 

Fonte dati e-distribuzione – Rielaborazione SGQeA Comune di Mantova



Dai dati emerge come il settore terziario sia quello maggiormente energivoro, essendo responsabile per il 41% circa dei consumi elettrici del territorio; seguono quindi il settore industriale (32%), fortemente ridottosi in questi ultimi anni, anche a causa della chiusura della Cartiera Burgo (di recente tornata in attività come Cartiere Villa Lagarina) e della raffineria Ies. In aumento rispetto al 2019 i consumi residenziali che sono passati al 24%, mentre l'illuminazione pubblica si è ridotta all'1% grazie all'efficientamento del parco di illuminazione pubblica. L'agricoltura incide solo per l'1%.

 

La gestione del calore

L'approvvigionamento di calore della città avviene attraverso il ricorso a gas metano e alla rete di teleriscaldamento gestita da SEI S.r.l., la cui produzione di calore avviene sia tramite centrali termiche a gas naturale che attraverso il recupero di calore industriale fornito dalla centrale termoelettrica di Versalis. La quota di calore per TLR recuperato da Versalis, contributo importante per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, è andata crescendo nel tempo, passando dal 35% del totale del calore fornito nel 2005 a una percentuale superiore al 70% negli ultimi anni.
La rete degli impianti di produzione del calore ha constato complessivamente fino al 2011 della raffineria IES, del ciclo combinato di EniPower (dal 2008), delle centrali termiche dell'Ospedale C. Poma, di Lunetta, di Viale Montegrappa, e di Viale Fiume e, fino al 2010, di una centrale di cogenerazione posta in Vicolo Stretto.
Nel 2020 il calore prodotto dalle centrali che alimentano il teleriscaldamento e diretto a utenze ubicate all'interno del territorio comunale è stato pari a 190.220,96 MWht. Le emissioni totali di CO2 emesse dalla rete di teleriscaldamento sono state pari a 136 tonnellate.
Nel 2021 il calore prodotto dalle centrali che alimentano il teleriscaldamento e diretto a utenze ubicate all'interno del territorio comunale è stato pari a 209.918,85 MWht e le emissioni sono invece state di 465,8 tonnellate, mentre nel 2022 il calore prodotto dalle centrali che alimentano il teleriscaldamento e diretto a utenze ubicate all'interno del territorio comunale è stato pari a 181.054,52 e le emissioni prodotte dalla rete di teleriscaldamento sono state pari a 43 tonnellate. Il motivo di tale diminuzione è dovuto non solo alle temperature più elevate, ma anche alla crisi energetica che ha comportato una riduzione del calore immesso e a una nuova tecnologia utilizzata dalla società di gestione del teleriscaldamento chiamata Digital Twin che ha consentito di simulare l'esercizio della propria rete di teleriscaldamento a temperature inferiori rispetto al passato.

Mantova è tra le prime città italiane per volumetria di edifici allacciati al teleriscaldamento. L'espansione della rete del teleriscaldamento e del tele raffrescamento (possibile per i nuovi insediamenti abitativi) è uno dei punti di forza che l'Amministrazione persegue al fine di ridurre l'inquinamento atmosferico e la produzione di gas serra.
Anche sui propri immobili, là dove possibile, il Comune di Mantova ha eseguito l'allaccio al teleriscaldamento. Il principale beneficio del teleriscaldamento è lo spegnimento dell'equivalente di circa 23.000 piccole caldaie domestiche, evitando altrettanti camini diffusi in città e concentrando tutto in un unico camino monitorato 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
Di seguito si riportano alcuni indicatori relativi al teleriscaldamento cittadino.

Teleriscaldamento

Mantova è tra le prime città italiane per volumetria di edifici allacciati al teleriscaldamento. L'espansione della rete del teleriscaldamento e del teleraffrescamento (possibile per i nuovi insediamenti abitativi) è uno dei punti di forza che l'Amministrazione persegue al fine di ridurre l'inquinamento atmosferico e la produzione di gas serra.

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Anche sui propri immobili, là dove possibile, il Comune di Mantova ha eseguito l'allaccio al teleriscaldamento. Il principale beneficio del teleriscaldamento è lo spegnimento dell'equivalente di circa 23.000 piccole caldaie domestiche, evitando altrettanti camini diffusi in città e concentrando tutto in un unico camino monitorato 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
Di seguito si riportano alcuni indicatori relativi al teleriscaldamento cittadino.

Grafico 11

L’energia termica per m3 è calcolata dal rapporto tra l’energia termica fornita a tutte le utenze (c) e la volumetria totale allacciata (b).

Fonte dati: TEA SEI Srl

 

Grafico 12

Si evidenzia che il 90% dell'energia termica è fornita alle utenze civili (domestico e terziario).
Il 5,4% dell'energia termica è fornita alle utenze comunali.

 

Gas metano

Relativamente ai dati degli ultimi quattro anni si rileva che il numero di utenze è leggermente diminuito. Si evidenzia come il consumo di gas naturale per riscaldamento domestico rappresenti la quota più importante del consumo di gas naturale sul territorio.
Nel 2022 rispetto agli altri anni si nota un calo generalizzato, ma più nello specifico si nota una diminuzione del consumo di gas metano per uso domestico. Nel 2022 è iniziata la guerra tra Russia ed Ucraina, con la relativa risposta da parte dei Paesi Europei.
In seguito ai costi della guerra e delle sanzioni imposte dai Paesi Occidentali, il prezzo del gas è aumentato. La Russia era il primo Paese di importazione di Gas naturale, ma per l'Italia è stato necessario trovare un altro fornitore.
Con l'aumento del prezzo i cittadini, semplici consumatori, hanno dovuto diminuire la quantità utilizzata per contenere il prezzo delle bollette.

Grafico 13

Elaborazioni Ufficio SGQeA/EMAS Comune di Mantova su dati SEI srl

 

L'illuminazione pubblica

Le scelte dell'Amministrazione comunale si orientano sempre più verso un incremento ed efficientamento dell'illuminazione pubblica, sia in attuazione alle politiche di tutela della sicurezza urbana che in materia di smart city. Parallelamente una ridefinizione delle modalità di gestione del servizio, contestuale a una nuova procedura di affidamento operata nel 2014 dal Comune di Mantova a favore di TeaReteLuce S.r.l., sta portando a significativi risparmi, calcolati nell'ordine del 44% in termini di consumi complessivi.
Tra le altre azioni si è proceduto nel corso degli ultimi anni allo smantellamento e sostituzione di quei punti luce che rappresentavano la parte obsoleta e meno tecnologicamente avanzata di tutta la rete comunale. Al 31/12/2022 il totale del parco di illuminazione pubblica ammonta a 12.597 punti luce per un consumo complessivo di energia elettrica pari a 2.062.402,51 kWh. Nelle ultime annualità, a seguito di un'analisi dei bisogni e delle criticità esistenti vi è stato un incremento dei punti luce al fine di garantire sempre maggiore sicurezza alla cittadinanza. Risulta inoltre costante l'efficientamento energetico che viene operato su di essi.
Nel 2022 interventi di efficientamento sono stati effettuati su 9333 punti luce, e 153 sono stati i punti luce sostituiti.
L'Amministrazione comunale con DGC n. 288 del 21/12/2017 ha approvato il progetto per la riqualificazione dell'Illuminazione Pubblica di Bosco Virgiliano tramite l'utilizzo di tecnologie con illuminazione biodinamica.
Inoltre la società TeaReteLuce è partner del progetto È@Mantova relativo alla ricarica dei veicoli elettrici.
Nell'area denominata Valdaro – Olmo Lungo, porzione di un più vasto polo produttivo-terziario-commerciale localizzato tra i Comuni di Mantova e San Giorgio e posto tra il casello autostradale di Mantova Nord, il Porto di Mantova Valdaro e il relativo raccordo ferroviario per il trasporto merci, è previsto il miglioramento delle dotazioni tecnologiche e infrastrutturali con la realizzazione del servizio di illuminazione pubblica con punti luce a tecnologia led a risparmio energetico.

Servizio di pubblica utilità e infrastruttura essenziale di ogni Comune, l'illuminazione pubblica presenta molteplici potenzialità in ottica Smart City e non solo. Lo sviluppo di nuove tecnologie ha trasformato l'illuminazione pubblica in un sistema integrato, in grado di combinare varie soluzioni in un'infrastruttura snella e adattabile a diverse esigenze. Un'illuminazione Smart valorizza il territorio, incrementa la sicurezza e favorisce l'insediamento di nuove attività. Il progetto si propone quindi di realizzare punti luce predisposti per essere "Smart", che grazie alle moderne tecnologie potranno essere equipaggiati con servizi pubblici accessori quali WIFI (grazie alla collocazione di Hot spot specifici sui pali di illuminazione), videosorveglianza, ricarica elettrica, videochiamata ecc. Nello specifico è nei piani un intervento di sostituzione dei sostegni di 170 punti luce nelle vie Colombo, Vespucci, Meucci e limitrofe (le vie indicate si trovano a sud del comparto e costituiscono l'accesso a questo dalla strada di scorrimento denominata ex Strada statale Ostigliese).

Indicatori 2017 2018 2019 2020 2021 2022
Punti luce 11.191 11.408 11.547 12.413 12.557 12.597

Consumo di energia elettrica per illuminazione pubblica, segnaletica luminosa (kWh)

1.847.617 1.938.102 1.941.219 1.965.050 2.022.399 2.062.402

Pali smart

9 75 121 146 146 146

Fonte dati: TEA Reteluce S.r.l.

Grafico 14

 Dati TEA ReteLuce - Elaborazione Ufficio SGQeA Comune di Mantova

Dai dati sopra riportati è evidente come l'efficientamento del parco di illuminazione pubblica continui a portare ad una riduzione dei consumi energetici, pur essendo aumentato il numero di punti luce.

 
Ufficio Qualitá Comune di Mantova - Via Roma 39, Mantova - qualita@domino.comune.mantova.it

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