L'approvvigionamento idrico
La fonte di approvvigionamento degli acquedotti è la falda acquifera. Ogni anno, attraverso 2 pozzi, sono prelevati dal sottosuolo circa 6 milioni di metri cubi d'acqua. Relativamente ai prelievi da acque superficiali, si segnala che quelli concentrati in alcune grosse aziende della zona industriale risultano da pozzi privati. La distribuzione dell'acqua avviene attraverso una rete acquedottistica che si estende per circa 214 km. La popolazione servita nel Comune di Mantova è pari a circa 50.000 abitanti. Nei grafici sottostanti si riporta l'andamento dell'acqua immessa in rete (m3) e dell'acqua prelevata (m3), oltre che i consumi medi domestici pro capite di acqua degli ultimi anni.
![Grafico 19](/images/Dichiarazione_2023/Grafici/Grafico_19.jpg)
Rielaborazione SGQeA Comune di Mantova su dati AqA S.r.l.
Il servizio di erogazione dell'acqua potabile ha come obiettivi la sicurezza e la qualità raggiunta attraverso l'innovazione tecnologica, il controllo di parametri fisici e biologici sulla risorsa e il monitoraggio di reti e impianti. Allo stato attuale sono stati realizzati sistemi acquedottistici completi, con impianti di potabilizzazione a tecnologia biologica che eliminano dall'acqua sostanze quali ferro, manganese e ammoniaca. Per garantire il mantenimento ottimale della qualità dell'acqua di distribuzione sono effettuate la disinfezione con biossido di cloro e attività di controllo svolte attraverso sensori in campo con prelievi giornalieri.
La qualità delle acque erogate è controllata e monitorata costantemente, oltre che da ARPA e ATS Val Padana, anche dal gestore del servizio idrico integrato attraverso i suoi laboratori di analisi chimiche e biologiche certificati ISO 9001. La qualità delle acque potabili viene controllata attraverso campionamenti periodici dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ATS Val Padana. I dati relativi al monitoraggio delle acque potabili indicano che non ci sono stati superamenti dei limiti nel corso del 2023.
Nelle strutture e proprietà comunali l'acqua è utilizzata per usi civili (servizi igienici), per le cucine delle mense scolastiche, per le fontane e l'irrigazione del verde. Si evidenzia l'importante iniziativa di educazione all'uso consapevole della risorsa idrica promossa in modo continuativo dal Comune di Mantova: l'acqua utilizzata all'interno delle mense scolastiche gestite dal Comune è prelevata direttamente dall'acquedotto comunale e servita in brocche di vetro.
Il collettamento e la depurazione
La tutela delle acque superficiali è basata sul servizio di collettamento e depurazione che raggiunge la totalità della popolazione, grazie anche a rilevanti investimenti sulla rete fognaria che hanno consentito di collettare gli scarichi del centro storico, precedentemente recapitati in acque superficiali tramite il canale Rio che attraversa la città. La rete di depurazione ha quattro linee e si appoggia su due depuratori, quello centrale di Bosco Virgiliano che ha una potenzialità di circa 101.500 abitanti equivalenti e quello in località Valdaro che serve le frazioni di Formigosa, Castelletto Borgo e la zona del Porto di Valdaro. È presente, inoltre, un impianto di trattamento rifiuti speciali liquidi, quali liquami da fosse biologiche, liquidi di provenienza alimentare e simili. Di seguito si riportano alcuni indicatori dell'impianto di depurazione di Bosco Virgiliano, la cui potenzialità raggiunge i 101.500 abitanti equivalenti:
Indicatore |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
2023 |
Capacità di depurazione degli impianti installati (m3/h) |
981 |
981 |
981 |
981 |
981 |
981 |
Volume acqua trattata dai depuratori (m3/anno) |
8.748.872 |
10.907.315 |
13.772.272 |
12.786.048 |
10.747.630 |
11.357.089 |
% abitanti del comune serviti dal depuratore |
98% |
98% |
98% |
98% |
98% |
98% |
N. abitanti del comune serviti dal depuratore |
48.718 |
48.714 |
48.714 |
48.625 |
48.441 |
48.824 |
Dati: TEA Acque S.r.l.
In particolare da quando è terminata la fase sperimentale di individuazione delle soluzioni impiantistiche idonee al conseguimento dei limiti di emissione di azoto e fosforo gli interventi e le migliorie effettuati sull'impianto di depurazione centrale di Mantova sono stati i seguenti:
• automazione del sistema di dosaggio del reagente in vasca di disinfezione (ipoclorito di sodio) con installazione di nuovo serbatoio. Tale intervento consente un dosaggio ottimizzato del reagente finalizzato alla rimozione degli Escherichia coli nel refluo scaricato • nuovo sistema di dosaggio del cloruro ferrico, reagente dosato per l'abbattimento del parametro fosforo e quindi limitante i processi di eutrofizzazione • installazione di nuove linee di dosaggio del reagente • rifacimento di tutti i quadri elettrici al fine di ottimizzare le automazioni ed il funzionamento generale dell'impianto, oltre che di consentire un risparmio energetico
Si evidenzia che la rimozione del fosforo è ottenuta mediante il dosaggio di reagente e la rimozione dell'azoto con l'aerazione ad intermittenza, metodi che garantiscono il rispetto del limite allo scarico di fosforo e azoto come media annua. Inoltre sono stati eseguiti i seguenti interventi:
1. Rifacimento dei quadri elettrici a servizio delle 4 vasche di ossidazione 2. Revamping della linea fanghi esistente 3. Sperimentazione dell'installazione
Con Atto Dirigenziale della Provincia di Mantova n. PD/941 del 29/08/2019 è stato approvato il provvedimento di esclusione dalla VIA del Progetto di Adeguamento Impianto di Depurazione di Mantova. Il progetto ha come oggetto la linea acque, la disidratazione dei fanghi e l'ispessimento dei fanghi con le vasche annesse con scarico e sfioratore di portata nel canale Paiolo Basso e da questo in Vallazza. È previsto inoltre un impianto biogas che avrà una potenzialità di circa 145 t/giorno di materia prima entrante. Le attività di controllo effettuate sono inerenti la qualità degli affluenti e dei reflui nelle diverse sezioni impiantistiche dell'impianto di depurazione, e sono svolte secondo le modalità previste nei singoli atti autorizzativi degli impianti e secondo metodologie e frequenze richieste da ARPA e Provincia di Mantova, conformi alle disposizioni legislative vigenti e alla qualità degli scarichi industriali nella fognatura pubblica.
La qualità delle acque superficiali
Il Comune di Mantova è impegnato, a vario titolo ed in collaborazione con Enti ed Associazioni, nella tutela del sistema Mincio e Laghi di Mantova. La Legge Regionale 26/2003, art. 45 c. 7, individua nel Contratto di Fiume lo strumento di programmazione negoziata atto a promuovere la concertazione e l'integrazione delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti complessi e alla salvaguardia del servizio idraulico.
Considerato che la qualità delle risorse paesistico-ambientali del territorio dipende da una molteplicità di fattori che, al fine di garantire risultati efficaci, vanno governati in modo integrato e condiviso, il Contratto di Fiume consentirà di:
• costruire uno scenario strategico condiviso di sviluppo durevole e sostenibile del territorio coniugando recupero di identità, sicurezza e qualità ambientale; • costruire un sistema informativo territoriale di politiche, programmi e progetti idonei a contribuire all'implementazione dello scenario strategico; • individuare ruoli e tempi di azione previsti per attori pubblici, privati e associativi che siano in grado di dare un contributo concreto alla valorizzazione dei caratteri identitari, alla difesa del territorio e al miglioramento dell'ambiente al fine del miglioramento della qualità delle acque; • dare concreta attuazione ad un sistema di interventi integrati di riqualificazione insediativa del bacino finalizzati al miglioramento della qualità delle acque anche per una loro fruizione; • realizzare un adeguato piano di sensibilizzazione sul tema delle acque, della loro qualità e della loro gestione, incentrato su azioni di comunicazione, formazione ed educazione.
Il Contratto di Fiume è stato approvato in Giunta in data 12/05/2016 con DGC n. 114. Al fine di conseguire l'obiettivo della balneabilità e più in generale del miglioramento della qualità delle acque del laghi di Mantova, il Comune di Mantova ha istituito nell'anno 2019 il "Tavolo Permanente di Lavoro per la balneabilità dei laghi" per definire le azioni da mettere in campo. Fanno parte del Tavolo tutte le istituzioni locali coinvolte a vario titolo sul tema delle acque: AIPO, ARPA, ATO, ATS, Consorzi di Bonifica, Parco del Mincio e Provincia di Mantova. È stata inoltre coinvolta la società TEA Acque in qualità di gestore della rete di acque reflue. Il Tavolo di lavoro ha convenuto che, nell'ambito della finalità più ampia della balneabilità dei laghi, il primo obiettivo da conseguire sia la balneabilità del lago Superiore.
![Immagine 03](/images/Dichiarazione_2021/Immagini/Immagine_03.jpg)
L'ATS, attraverso il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, quale ente preposto all'attività di monitoraggio e valutazione delle acque di balneazione a partire dalla stagione estiva 2019 ha effettuato i campionamenti sul lago Superiore per la determinazione di due parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, ai sensi del D. Lgs. 116/2008 che recepisce la Direttiva 2006/7/CE. I campionamenti sono stati eseguiti ogni anno nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, per un totale di 4 campioni annui, e hanno dato esito positivo. Il Ministero della Salute nel marzo 2023 ha provveduto all'inserimento nel "Portale Acque - sezione Acque di Balneazione" due aree del lago Superiore di Mantova. Nel mese di aprile 2023 il sindaco Mattia Palazzi, dopo 45 anni, ha firmato la revoca dell'ordinanza del 1978 di divieto di balneazione nel lago Superiore di Mantova (in sponda destra nel tratto dal Chiosco Zanzara al Chiosco Che c'è c'è e in sponda sinistra nel tratto da Ponte dei Mulini al canale Cavo Parcarello).
Per il miglioramento della qualità delle acque dei laghi sono state individuate diverse azioni, molte delle quali già individuate nell'ambito del Contratto di fiume Mincio: - introduzione di fasce tampone; - azioni finalizzate a garantire l'osservanza degli obblighi delle fasce di rispetto previste dalla normativa vigente; - installazione sgrigliatori in corrispondenza di alcuni canali; - azioni di contenimento del fior di loto e della castagna d'acqua; - riduzione delle portate di sfioro in occasione di eventi di pioggia/eliminazione scaricatori di piena. Alcune azioni sono già in fase di realizzazione, per altre sono in corso approfondimenti tecnici.
Compito del Tavolo è anche quello di individuare le azioni prioritarie e stabilire una stima dei costi per poi ricercare i finanziamenti necessari. Nel 2021 il Comune ha definito con altri Soggetti del territorio progettualità volte alla tutela e al risanamento delle acque lacustri per la partecipazione a bandi di finanziamento emessi da Regione Lombardia (DGR XI/4197 del 18/01/2021 – primo bando e DGR XI/5333 del 04/10/2021 – secondo bando). Al primo bando ha partecipato nel marzo 2021 il Parco del Mincio con interventi di miglioramento della qualità delle acque lacustri, nell'ambito degli obiettivi del Contratto di fiume Mincio. Il Comune di Mantova ha supportato la candidatura del Parco del Mincio prevedendo una quota di co-finanziamento per gli interventi di consolidamento spondale presso il Lago di Mezzo e l'Isola delle Oche. Al secondo bando nel novembre 2021 ha partecipato il Comune di Mantova candidando tre interventi volti a migliorare la gestione delle acque meteoriche e a migliorare la qualità delle acque lacustri grazie al miglioramento della qualità delle acque scaricate nel lago Inferiore. Gli interventi candidati, con progetti di fattibilità tecnico economica, sono stati così denominati: - Prolungamento soglia di sfioro Fossa Magistrale che prevede l'installazione di una griglia autopulente per la separazione di sostanze solide, la demolizione della soglia di sfioro esistente e la realizzazione immediatamente a valle dello stramazzo esistente di un nuovo manufatto, previa bonifica e consolidamento del fondo del canale nel tratto a cielo aperto della Fossa Magistrale. - Rifacimento rete fognaria Via Mori che la realizzazione di un nuovo collettore di acque bianche, con contestuale posa di una condotta acque nere per la separazione dei reflui civili dalle acque di scolo meteoriche. - Rifacimento rete fognaria Via Sauro che ha l'obiettivo di risolvere la criticità idraulica presente in via Rippa andando a sgravare la rete fognaria di tipo misto dai contributi derivanti da via Sauro e via dell'Angelo mediante la realizzazione di un sistema fognario separato lungo via Sauro costituito da una rete nera e una bianca.
Gli interventi sono stati attuati nel 2023 da AQA srl, quale Gestore del Servizio Idrico Integrato per il Comune di Mantova. I progetti definitivi ed esecutivi dei tre interventi suddetti sono stati approvati con Delibere di Giunta Comunale rispettivamente nel mese di ottobre 2022 e nel mese di dicembre 2022.
Il monitoraggio del fiume Mincio eseguito nel 2022 da ARPA nei punti di campionamento a monte dei laghi di Mantova, in località Rodigo e, a valle, in località Formigosa, rileva un punteggio dell'indice LIMeco sufficiente per Formigosa e scarso per Rodigo. I dati di ARPA Lombardia del 2019, 2020 e 2021 indicano che il valore LIMeco è sufficiente sia in località Rivalta che Formigosa. Al momento della presente stesura della Dichiarazione non risultano pervenuti i dati del 2022. Di seguito si riporta la classificazione di qualità secondo i valori LIMeco, ai sensi del DM 260/2010.
![Grafico 31](/images/Dichiarazione_2021/Grafici/Grafico_31.jpg)
Il progetto Rio: la riqualificazione del canale
Il progetto di riqualificazione del Rio, canale che attraversa la città storica e afferente alla rete idrica superficiale, è proseguito per tutto il 2019. Il Rio è un canale che è stato praticamente dimenticato, nonostante occupasse una posizione centrale nella vita della città sia geograficamente sia poiché sosteneva parte delle attività sociali ed economiche. A farlo tornare di attualità è stata la progettualità che sta coinvolgendo la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano e il Comune di Mantova, la quale prevede la valorizzazione delle Pescherie di Levante e il ripristino della fruibilità di un accesso permanente a livello dell'acqua attraverso la realizzazione di una terrazza/pontile sul Rio stesso. Al riguardo, si è quindi valutato di ampliare tale progettualità per un recupero graduale del Rio sia sotto il profilo ambientale che sotto il profilo storico e culturale. A fronte di alcuni incontri informali tenutisi nel 2017, volti soprattutto a capire quali potessero essere le possibili azioni, l'Amministrazione ha deciso di sostenere questa progettualità promuovendo un tavolo di lavoro in cui tutti gli Enti competenti e i portatori d'interesse potessero iniziare a lavorare affinché, oltre al recupero architettonico delle Pescherie di Levante, si arrivasse al recupero del Rio. Il "Tavolo Rio" ha avuto formale inizio con il primo incontro del 29/03/2018. Nel giugno 2018 è stata ufficializzata apposita scheda nell'ambito del Contratto di Fiume Mincio: il "Tavolo Rio" è diventata quindi un'azione ufficialmente inserita nel Contratto di Fiume. Nel 2019 è proseguita l'attività di monitoraggio chimico-batteriologica del Rio, iniziata nel 2018, con il coinvolgimento di alcune scuole secondarie superiori nell'ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. Parallelamente sono stati condotti 5 monitoraggi da parte di ATS e ARPA per accertare lo stato chimico e batteriologico del Rio. Il monitoraggio di questi due anni non ha evidenziato particolari criticità per quanto riguarda i dati chimici, vi sono invece situazioni da meglio approfondire per quanto riguarda la carica microbica. Per questo motivo nell'autunno del 2019 è stata condotta un'attività di rilievo/censimento di eventuali scarichi ancora recapitanti nel Rio. Parallelamente sono stati appaltati i lavori di restauro e ristrutturazione dello storico immobile delle Pescherie a cura della Fondazione Le Pescherie. Nel 2022 sono state campionate 8 stazioni del Rio. Per ogni stazione sono stati prelevati tre campioni di acqua da 500 mL, sui quali gli studenti della classe 4E hanno iniziato le determinazioni chimico/fisiche e sulle microplastiche. Nei giorni seguenti sono state completate le analisi chimico-fisiche, il cui quadro complessivo è in allegato. I risultati rivelano un grado di ossigenazione molto bassa, non rilevato in precedenti determinazioni (2017 e 2018) da ARPA Lombardia sezione di Mantova. (livelli 3 e 4, sufficiente e scarso, della tabella Macrodescrittori per LIMeco). La concentrazione di Nitrati espressi come NO3 è invece molto bassa, corrisponde al livello 1, ottimo, dei valori LIMeco. E' invece significativa la concentrazione di Fosfati espressi come mg/L di P (Fosforo), nella stazione 3 (livello 4) ma in particolare nelle ultime 4 stazioni, tutte a livello 5, cattivo. Nella media stagionale i valori di conducibilità, tutti molto prossimi a 400 µS/cm.
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