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SETTORE CULTURA, TURISMO E PROMOZIONE DELLA CITTÁ (AREA SERVIZI GENERALI)
Progettazione culturale Il servizio si occupa principalmente dell'organizzazione e coordinamento di attività e eventi culturali nei diversi ambiti del teatro, della musica, dello spettacolo, danza, cinema ecc. Si tratta di iniziative rivolte alla collettività, realizzate direttamente o in collaborazione con soggetti diversi, pubblici e privati, specializzati nel settore e interessati a proporre appuntamenti condivisi e approvati dall'Amministrazione. La scelta delle rassegne avviene nell'intento di raggiungere ogni anno un pubblico sempre più ampio e diversificato. L'attività viene impostata tenendo in considerazione in primis i progetti dell'Amministrazione e quindi le proposte di collaborazione pervenute, con prioritaria considerazione di quelle maggiormente aderenti alle linee programmatiche e ai progetti dell'Ente. La finalità è quella di offrire un calendario che riesca il più possibile a coprire tutto l'arco dell'anno con iniziative e appuntamenti culturali nei diversi ambiti sopraccitati. L'ufficio organizza e supporta anche grandi iniziative e manifestazioni in grado di attirare in città varie tipologie di utenti, sia mantovani che turisti, proponendo un'offerta variegata avente come target, bambini e ragazzi, giovani, famiglie e anziani. Un obiettivo fondamentale è contribuire a rivitalizzare il centro storico. Oltre all'attività di programmazione, compresa quella espositiva presso Palazzo della Ragione, Casa del Rigoletto, vengono forniti con continuità i seguenti servizi: - informazione all'utenza per mezzo della sezione cultura della rete civica e di una newsletter periodica; - gestione delle seguenti sale e monumenti di proprietà comunale: Teatro Bibiena e annessi Sala Piermarini e Cortile dell'Accademia, Palazzo della Ragione e annessa Torre dell'Orologio, Sala degli Stemmi e Aula Magna Isabella d'Este;
Promozione turistica della Città Il Servizio svolge le attività funzionali al perseguimento delle seguenti finalità: - favorire lo sviluppo socio-economico della comunità mantovana, mediante azioni a supporto del mercato turistico e incrementando la promozione turistica della Città e del territorio, accentuando la valorizzazione delle varie risorse ambientali, culturali, artistiche, enogastronomiche e la realizzazione di progetti volti a sostenere la rete degli operatori turistici locali; - realizzare una rete tra Istituzioni, Enti e operatori al fine di realizzare un coordinamento di programmi, progetti e servizi orientati allo sviluppo turistico del territorio e all'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici della produzione e dell'enogastronomia locale; - realizzare e/o favorire iniziative ed eventi di promozione turistica attivando collaborazioni con soggetti/consorzi e associazioni di promozione culturale e turistica; - realizzare e/o favorire i servizi turistici relativamente all'informazione e accoglienza turistica; - attivare azioni e attività di promozione turistica a sostegno della programmazione culturale.
Servizio Grandi eventi Il Servizio di occupa dello sviluppo e dell'attuazione (a supporto delle diverse strutture dell'ente) di progetti strategici dell'amministrazione, caratterizzati da multi-settorialità e/o co-finanziamento esterno e/o collaborazioni inter-ente e specificamente assegnati al servizio. L'attività del servizio è mirata principalmente alla promozione di progetti innovativi, alla partecipazione a bandi per finanziamenti, alla tessitura di partenariati, agendo in collaborazione con i diversi settori dell'ente e coordinandoli in caso di progettazioni complesse multi disciplinari. Il Servizio si occupa inoltre di coordinare e monitorare la complessiva attività progettuale dell'ente Nelle sue funzioni, il Servizio supporta gli organi amministrativi per la programmazione di medio periodo.
Musei e Monumenti Nel 2003 La Direzione Promozione Culturale e dello Sport del Comune di Mantova ha visto l'istituzione del MuMM (Mantova ufficio Musei e Monumenti). Questa struttura museale, interna al Settore, è nata allo scopo di gestire in modo coordinato i musei e i monumenti di proprietà civica. Il MuMM gestisce infatti due musei civici (Museo Civico di Palazzo Te e il Museo della Città sito in Palazzo di San Sebastiano) e diversi monumenti (Teatro del Bibiena; Palazzo della Ragione; Chiesa di Santa Maria della Vittoria; Tempio di San Sebastiano, concesso in uso dal Demanio dello Stato al Comune di Mantova). Fanno inoltre parte del MUMM le collezioni di proprietà comunale custodite nel Palazzo Ducale di Mantova e gestite dallo Stato, in forza della convenzione sottoscritta l'11 marzo 1915. Il MUMM è istituto permanente, nato con lo scopo di raccogliere, conservare, studiare e far conoscere i beni storici, artistici, scientifici etnoantropologici del Comune di Mantova, dalle prime testimonianze di antropizzazione del territorio, alla signoria dei Gonzaga e alle organizzazioni dello stato che l'hanno preceduta e seguita, fino alla contemporaneità. Nel rispetto della normativa vigente, nazionale e regionale, e delle indicazione del Codice di Deontologia dell'ICOM, il MuMM non persegue scopo di lucro e si pone al servizio della società, con l'impegno di far conoscere e mettere a disposizione del pubblico le proprie sedi e collezioni museali con finalità di studio, educazione e diletto, nel rispetto degli edifici e delle opere che vi si conservano. L'attività del MUMM è rivolta indistintamente a tutti i possibili utenti e favorisce le iniziative dedicate alla formazione dei giovani e all'educazione permanente. I due Musei Civici in particolare, nel rispetto del Codice per i Beni Culturali, facendo proprie le direttive della legge Regionale (DGR.11633 del 2003 che recepisce le indicazioni del D.M. 10 maggio 2001) sostengono e progettano una intensa attività didattica volta alle scuole di ogni ordine e grado al fine di rendere più comprensibili e fruibili al pubblico le proprie collezioni e sostenere forme di apprendimento formali ed informali. Per tali attività sono stati resi disponibili spazi attrezzati, specificatamente dedicati. Viene inoltre portata avanti in maniera autonoma, ma coordinata, dai due Musei una attività culturale programmata, che si caratterizza in visite a tema, conferenze, eventi, esposizioni temporanee promosse per favorire la crescita di attenzione da parte del pubblico verso le collezioni dei musei civici e le tematiche del patrimonio culturale. Come previsto dalla stessa normativa regionale, al fine di svolgere e promuovere la ricerca scientifica e di promuoverne i risultati attraverso un'adeguata comunicazione, i due Musei sono inoltre dotati di proprie biblioteche specializzate aperte al pubblico e di un Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche che, pur avendo sede presso il Museo della Città presso Palazzo San Sebastiano svolge i propri compiti su entrambe i Musei, fornendo supporto e collaborando con le attività scientifiche. Il Centro raccoglie, in apposite Banche dati informatiche, nel quadro del Programma S.I.R.Be.C. (Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali), tutto il materiale prodotto negli anni 1994-2006 dalla ricerca e dalla schedatura del vasto patrimonio comunale, rendendolo fruibile al pubblico. Rispondendo alle richieste della legislazione corrente in relazione alla fruizione e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico (D.Ls n.42/2004, art. 118), Il Centro nasce dal pieno recepimento dell'opportunità offerta dalle Regione Lombardia che mette a disposizione le proprie professionalità tecniche e scientifiche nelle nuove tecnologie. Le schede informatiche e il materiale fotografico, raccolto in oltre dieci anni di studi e ricerche, permette oggi di avere una più compiuta conoscenza e una efficiente gestione ed efficace valorizzazione del ricco e variegato patrimonio comunale. Tutti i dati raccolti sono consultabili presso gli uffici del Centro che offre agli utenti anche il necessario supporto tecnico-scientifico di personale specializzato, offrendo così tale servizio ad un pubblico estremamente diversificato (studenti, turisti, studiosi). Presso le banche dati è già ora possibile studiare le singole opere o conoscere nel loro insieme le raccolte civiche archeologiche, artistiche e storiche.
a. Museo Civico di Palazzo Te Il Museo Civico di Palazzo Te offre al pubblico, oltre alla visita dell'edificio storico e delle sue sale splendidamente affrescate da Giulio Romano, anche la possibilità di conoscere diverse raccolte museali di natura assai diversa tra loro, ma tutte connesse per la comune origine mantovana. Dal momento della sua costituzione nel 1974 il Museo infatti custodisce, accanto a collezioni di proprietà civica, anche collezioni di proprietà pubblica e privata qui depositate. I casi più singolari riguardano le collezioni mesopotamica ed egizia che non hanno legami con la realtà territoriale locale, ma si propongono come memoria storica della città e di alcuni suoi illustri cittadini. Le collezioni di proprietà civica comprendono: - Raccolta Egizia "Giuseppe Acerbi" La raccolta si compone di n. 523 oggetti di cui n. 500 esposti nel percorso di visita nelle sale del Museo Civico di Palazzo Te dedicate espressamente alla raccolta. I reperti, tutti in buono stato di conservazione sono introdotta nel percorso di visita dal dipinto con il ritratto dell'illustre mantovano Giuseppe Acerbi (1773- 1846) studioso, diplomatico, viaggiatore che collezionò con passione i diversi oggetti che compongono la raccolta negli anni che lo videro Console Generale d'Austria in Egitto (1826-1834). La raccolta si compone di diverse tipologie di oggetti: statue, statuette di divinità, oggetti di corredo funebre, statuette funerarie shuebte, vasi canopici, vasi, amuleti e sigilli, monete alessandrine, oggetti d'arte ellenistica, oggetti vari. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede RA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano. - Sezione Gonzaghesca La raccolta numismatica nota come "sezione gonzaghesca" si compone di n. 1290 oggetti, di cui n. 490 esposti nel percorso di visita. La raccolta è una significativa selezione di una più vasta collezione numismatica civica, oggi conservata in massima parte a Palazzo Ducale in seguito alla convenzione tra Stato e Comune del 1915. Tale selezione, volta ad illustrare la produzione numismatica mantovana dal 1400 al 1707, comprende oggetti relativi principalmente al periodo della dominazione Gonzaga (da cui il nome di "sezione Gonzaghesca"). Nello specifico la sezione si compone di: n. 561 coni (esposti n. 103, nei magazzini 458); n. 595 monete (esposte n. 320, in magazzino 275); n. 62 medaglie (esposte n. 39, nei magazzini 23); n. 13 punzoni (esposti n. 5, nei magazzini 8); n. 22 timbri e sigilli (esposti 0, nei magazzini 22); n. 14 pesi monetali (esposti 0, in magazzino 14); n. 23 pesi e misure (esposti n. 23, nei magazzini 0). L'intera collezione è stata schedata secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano. - Raccolta Lastre calcografiche La raccolta di lastre calcografiche del Museo Civico di Palazzo Te comprende n. 173 matrici in rame, tutte conservate nei depositi, in buono stato di conservazione. Due sono le sezioni che compongono la raccolta: una comprende la collezione delle lastre (147 rami) di Pietro Biaggi ottocentesco artista mantovano attento conoscitore dell'arte di Giulio Romano di cui a riprodotto in incisione gli affreschi della Villa di Palazzo Te; l'altra sezione raccoglie matrici in rame di diversa provenienza sebbene tutte legate a vicende mantovane (26 rami). L'intera collezione è stata schedata secondo le schede S-MI Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo san Sebastiano. - Collezione busti e sculture La raccolta comprende tutte le opere che costituirono nel tempo l'apparato decorativo scultoreo realizzato per Palazzo Te in Mantova. Le opere in realtà sono tra loro assai diverse per epoche e materiali: ciò che accomuna tutte le opere è in effetti il fatto che ognuna di queste opere è stata realizzata appositamente per essere collocata a decorare in secoli diversi le sale della villa giuliesca. La raccolta comprende nel suo complesso n. 38 opere: 16 sculture a tutto tondo e 22 busti. Tutte le sculture sono in discreto stato di conservazione. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano - Collezione d'arte moderna e contemporanea La ricca raccolta si compone attualmente di n. 830 opere di cui n. 332 dipinti, n. 41 sculture e di n. 457 tra disegni e stampe. La gran parte degli artisti rappresentati sono di origine mantovana o comunque attivi a Mantova. L'arco temporale rappresentato dalle opere corre dalla fine dell'Ottocento sino ai giorni nostri. La collezione si arricchisce costantemente di nuove opere grazie soprattutto alle donazioni di artisti e collezionisti privati. Il numero consistente di opere non permette oggi una esposizione permanente dell'intera raccolta che viene custodita presso i depositi organizzati di Palazzo Te a Mantova comunque a disposizione di chi ne faccia richiesta per ragioni di studio o per pubblicazioni. Il Comune di Mantova organizza peraltro presso sedi deputate un calendario costante di esposizioni di arte contemporanea (con relativa pubblicazione di cataloghi) volte ad illustrare, attraverso mostre monografiche, collettive ed antologiche, lo sviluppo dell'arte contemporanea locale. Tutti i dipinti sono in discreto stato di conservazione, sottoposti a costanti controlli e sistematica manutenzione. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano. - Donazione Mondadori La collezione si compone di n. 32 dipinti dei due pittori Federico Zandomeneghi (1841-1917) e Armando Spadini (1883-1925) donati al Comune di Mantova dall'editore di origine mantovana Arnoldo Mondadori. Le opere, tutte di notevole pregio e in ottimo stato di conservazione, sono esposte nel percorso di visita del Museo. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano. - Fondo Nodari Pesenti Il Fondo si compone dunque di 252 opere (n. 142 dipinti, n. 61 disegni e n. 49 sculture) di due importanti pittori mantovani: Domenico Pesenti (1843-1918) e il nipote Vindizio Nodari Pesenti (1879-1961). Nello specifico i dipinti, i disegni e gli acquerelli presentano soggetti con ritratti o paesaggi mantovani. Le sculture sono quasi interamente relative a ritratti. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano.
La Collezione Mesopotamica "Ugo Sissa" è invece una collezione di proprietà privata depositata dal 1994 presso il Museo. La collezione si compone di n. 279 oggetti, tutti esposti nel percorso di visita del Museo Civico di Palazzo Te. La collezione appartiene alla famiglia di Ugo Sissa (1913-1980) artista mantovano, architetto, fotografo, pittore e colto viaggiatore. Durante gli anni in cui lavorò a Baghdad (1953-1957) mise insieme una piccola raccolta di reperti mesopotamici, diversi per provenienza, epoca e tipologia. La piccola raccolta risulta di particolare interesse per la rarità delle raccolte di reperti di questo genere: in Italia infatti collezioni mesopotamiche si trovano solo al Museo Barracco di Roma e al Museo Egizio di Torino. L'intera collezione è stata schedata secondo le schede RA Sirbec della Regione Lombardia con relativo corredo fotografico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche in Palazzo San Sebastiano.
b. Museo della Città – Palazzo San Sebastiano Il Museo della Città di Mantova è stato inaugurato il 19 marzo del 2005 nel gonzaghesco Palazzo di San Sebastiano. Presso il Museo trovano collocazione diverse collezioni di proprietà civica, di diversa natura, ma tutte legate alla vicenda storico-artistica della città e di essa rappresentative. Il Museo ospita attualmente, organizzate in sei sezioni espositive, 118 opere: 81 tra sculture e lapidi, 37 tra dipinti e strappi d'affresco. Il percorso espositivo propone tematiche storico-artistiche emblematiche, spesso ricorrenti nella storia della città, tanto da attraversare epoche storiche diverse, ma sempre connesse tra loro dal tenace filo dell'appartenenza ad una stessa entità antropologica. Le sezioni espositive sono dunque volte ad illustrare, attraverso la presenza di testimonianze d'arte, sia la storia urbana che quella storico- artistica della città, anche con riferimenti evidenti a quel Patrio Museo cittadino smantellato tra il 1915 e il 1925 a cui rimanda la scelta delle opere quali elementi costitutivi l'identità cittadina. L'intero fondo espositivo è stato schedato secondo le schede OA Sirbec della Regione Lombardia. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche che ha sede nel Museo. Ancora in fase di progettazione è invece la Sezione Risorgimentale destinata a assorbire per intero la raccolta museale dello storico Museo del Risorgimento. Il Museo del Risorgimento di Mantova, inaugurato nel 1903 in occasione del 50° anniversario del sacrificio dei Martiri di Belfiore, dopo vari trasferimenti, nel 1941 trovava sede in alcuni locali di proprietà statale del Palazzo del Capitano. Alla fine degli anni Ottanta il Museo viene chiuso al pubblico in vista di un nuovo progetto espositivo che ad oggi non si è potuto realizzare per la mancata individuazione di spazi disponibili, idonei a accogliere il Museo e capaci di garantire tutti i necessari standard di sicurezza e di conservazione previsti dalla legislazione regionale in materia. L'intero fondo del Risorgimento si trova oggi custodito presso i depositi del Museo della Città in Palazzo San Sebastiano in attesa che l'Amministrazione Comunale individui la sede più opportuna per realizzare la Sezione Risorgimentale già da tempo prevista come completamento del Museo. Il fondo comprende n. 1153 oggetti relativi ad otto tipologie di oggetti: Medaglie e Decorazioni; Fregi e Distintivi; Armi e munizioni; Uniformi, equipaggiamento, accessori; Cimeli; Monete; Stampe; Opere d'arte (dipinti, disegni, sculture). Tutte le opere sono state schedate su supporto cartaceo secondo le indicazioni fornite dalla Regione Lombardia sulla base dei tracciati Sirbec in attesa che venga reso operativo il tracciato specifico. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche. Dal 2003 il Museo conserva anche la Collezione di Stampe Teodora Sammartini. La collezione, acquisita dal Comune di Mantova, si compone di n. 779 incisioni realizzate con diverse tecniche tra il XVI secolo e il XX secolo. Tutte le opere hanno attinenza con la città di Mantova: si tratta infatti principalmente di vedute, paesaggi, piante, ritratti, eventi storici mantovani. Le incisioni, non esposte in modo permanente anche per la fragilità intrinseca nel supporto cartaceo, sono conservate presso i depositi del Museo di San Sebastiano. L'intera collezione è in corso di schedatura secondo le schede S-Mi Sirbec della Regione Lombardia. Le schede e il relativo corredo fotografico sono consultabili presso il centro di Documentazione sulle collezioni Civiche. Infine presso il Museo viene conservata la Gipsoteca comunale si compone attualmente di n. 231 opere: in gran parte rilievi e statuette a tutto tondo. Non mancano tuttavia anche statue a tutto tondo di una certa importanza. Attualmente la raccolta, formatesi tra la fine del '700 e i primi dell'800 presso l'Accademia cittadina per permettere agli studenti lo studio dal vero e di recente recuperata dopo in lungo deposito presso altre realtà, è custodita in parte presso il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano e in parte presso i depositi del Museo Civico di Palazzo Te in attesa venga studiato un corretto criterio espositivo capace di valorizzarla. L'intera collezione è stata oggetto di schedatura secondo le schede S-Mi Sirbec della Regione Lombardia. Le schede sono consultabili presso il Centro di Documentazione sulle Collezioni Civiche. Il servizio musei, da luglio 2016, gestisce anche il Tempio di San Sebastiano.
Servizio Patrimonio e Tutela Beni culturali ovunque conservati Il Servizio si occupa di seguire tutte le attività inerenti la gestione ordinaria e straordinaria del patrimonio storico, artistico e archeologico mobile del Comune di Mantova. L'obiettivo è quello di perseguire l'ottimizzazione della corretta gestione -conservazione, esposizione, valorizzazione e fruizione- del patrimonio mobile e delle collezioni storico-artistiche del Comune di Mantova ovunque conservate. Si tratta di un patrimonio che si aggira intorno ai 20.000 oggetti, di cui 7.000 in gestione diretta del Comune (Musei, Biblioteche, Teatro Bibiena, Uffici, Scuole), il restante depositato presso terzi (principalmente Palazzo Ducale, ma anche Museo Archeologico Nazionale, Museo Diocesano, Tribunale di Mantova, Istituti scolastici).
Nello specifico il Servizio si fa carico di: - inventariare su tracciati SIRBEC di Regione Lombardia ogni singolo bene di interesse storico-artistico-archeologico di proprietà civica; - documentare fotograficamente i beni allegando le immagini alla relativa scheda informatica SIRBEC; - programmare e coordinare campagne di verifica inventariali delle collezioni di proprietà, campagne di aggiornamento schede e di schedatura ex novo; - gestire e aggiornare la banca dati SIRBEC che permette ricerche per chiavi incrociate così da rendere facilmente rintracciabili dati, informazioni e immagini relativi a singoli bene e/o nuclei collezionistici; - gestire e aggiornare l'archivio fotografico relativo a tutti i beni storico-artistici; - seguire le procedure per la fornitura a terzi di immagini del patrimonio e produrre le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di immagini e il loro uso; - seguire le procedure relative alla movimentazione e al prestito di opere d'arte secondo le norme ministeriali per esposizioni e iniziative culturali; - verificare, valutare e programmare con i responsabili dei servizi di riferimento (Musei, Biblioteche, Archivi, Enti depositari) la manutenzione programmata e/o il restauro dei beni di proprietà civica e seguirne tutta la procedura autorizzativa di legge; - fornire a ricercatori, studiosi, accademici e studenti supporto nella ricerca di dati relativi ai beni di proprietà civica; - fornire supporto alle attività di didattica museale, servizio turistico, ufficio UNESCO in merito a fruizione e valorizzazione dei beni; - collaborare con servizio Economato del Comune nella corretta individuazione e nella corretta valorizzazione patrimoniale dei beni.
Servizio UNESCO Le principali finalità di questo servizio consistono in: conoscere, tutelare, conservare, promuovere, comunicare e valorizzare i principi e i valori del patrimonio per i quali il bene è stato iscritto. Sviluppare e promuovere educazione e sensibilizzazione al patrimonio come parte di noi della nostra identità e delle future generazioni.
Principali attività e azioni: • attuare progetti per ampliare la conoscenza e rinforzare l'educazione al patrimonio attraverso percorsi didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado: lezioni in classe. Visite guidate, eventi. • progettare studi e ricerche degli elementi di valore del sito e di approfondimento di aspetti critici presenti nel Piano di Gestione del sito stesso (strumento obbligatorio per la gestione e il monitoraggio del sito Unesco) relativamente ai seguenti temi : studio dello spazio urbano pubblico, strumenti di comunicazione, potenziamento dei collegamenti tra le due città di Mantova e Sabbioneta, studio sui Giardini dei Gonzaga, approfondimento degli studi territoriali per l'utilizzo di strumenti urbanistici e di pianificazione etc. • organizzare convegni e workshop sui temi di studio • predisporre luoghi e spazi di conoscenza e promozione del patrimonio mondiale attraverso la creazione di sinergie con le associazioni culturali presenti sul territorio per l'attivazione di laboratori, workshop, eventi: istituzione e coordinamento dell'Heritage Center Mantova e Sabbioneta • creare relazioni con altre realtà nazionali e internazionali al fine di far parte di un circuito virtuoso di buone pratiche utili allo sviluppo di azioni positive nei siti Unesco: Associazione Nazionale Siti italiani Unesco. Associazione europea delle città Unesco etc. • dare attuazione a tutti gli adempimenti amministrativi e giuridici per la permanenza del sito: aggiornamento del Piano di gestione, rapporto periodico al Centro del patrimonio Mondiale di Parigi etc. rapporti con il Ministero per i beni le attività culturali e del turismo, Coordinamento dei siti lombardi in Regione Lombardia etc. • monitorare lo stato del sito Unesco.
Servizio Biblioteche Il Servizio Biblioteche del Comune di Mantova si articola in due strutture principali, (a) la Biblioteca comunale Teresiana e (b) la Biblioteca Mediateca comunale "Gino Baratta", che per la loro fisionomia e i servizi erogati mirano ad offrire in sinergia un servizio d'informazione integrato, specializzato e personalizzato a seconda delle tipologia dell'utenza, e a soddisfare in modo complementare le necessità d'informazione dei cittadini, e (c) quattro Biblioteche di quartiere volte a soddisfare le esigenze di lettura e di incontro più legate alla vita di quartiere. Possiamo aggiungere, infine, la presenza delle (d) Biblioteca Digitale di Mantova, un luogo "virtuale" nel quale stanno confluendo e sono reperibili in rete informazioni e riproduzioni digitali di interi testi, manoscritti e a stampa, raccolte bibliografiche e documentarie.
a. Biblioteca Teresiana La Biblioteca comunale Teresiana, fondata nel 1780, si distingue per il particolare valore del suo patrimonio antico, raro e di pregio, che la fa annoverare tra le principali biblioteche italiane. La Biblioteca gode del Deposito Legale (recentemente confermato dal DPR 252/2006) dal 1911. Per la natura delle collezioni e dei servizi erogati essa si caratterizza: - quale biblioteca storica e di conservazione, volta allo studio e alla ricerca sul libro antico in generale e la storia locale; - quale luogo di conservazione di opere rare e di pregio relative alla memoria della città e del territorio mantovano, costituite dalle collezioni di manoscritti, incunabuli, carteggi, stampe, materiale bibliografico antico e moderno, periodici e alla sezione documentaria locale; - quale punto di riferimento per le ricerche sul fondo librario, documentario e dei periodici locali, in quest'ultimo caso anche grazie alla sistematica riproduzione su microfilm e digitale; - infine, quale punto di erogazione del servizio di prestito, consultazione e informazione bibliografica specializzata rispetto alle proprie raccolte.
La Biblioteca, è impegnata nella conservazione, valorizzazione, promozione della conoscenza riguardo alle proprie collezioni, e in particolare: - cura la conservazione del materiale antico e della storia locale anche mediante un'attività di rilegatura, restauro e reprografia (riproduzione di sicurezza); - potenzia i servizi di accesso all'informazione e per favorire la ricerca, a livello locale e nazionale; - partecipa a progetti regionali e nazionali di catalogazione di fondi antichi e speciali, che definiscono le regole di catalogazione e le procedure informatiche per le differenti tipologie di materiale; - favorisce a livello locale, regionale nazionale e internazionale, l'attualizzazione critica della propria documentazione mediante iniziative di studio specialistico sui propri fondi librari e documentari, conferenze, esposizioni e rapporti di scambio e di prestito di materiale raro e di pregio con altri istituti di ricerca o musei.
La Biblioteca Comunale Teresiana eroga inoltre i servizi bibliotecari di pubblica lettura in cooperazione con la Biblioteca Mediateca Gino Baratta, facendo proprie le direttive contenute nella Legge Regionale n. 81 del 14.12.1985 e le linee guida contenute nel Manifesto Unesco sulle Biblioteche di pubblica lettura.
b. Biblioteca "Gino Baratta" Aperta al pubblico il 18 dicembre 1998, la Biblioteca Mediateca del Centro culturale Gino Baratta, si è proposta alla città come sede di servizi d'informazione innovativi e come sede di collezioni moderne rivolte ai cittadini di tutte le età la biblioteca fa proprie le direttive legislative contenute nella Legge Regionale n. 81 del 14.12.1985 e le linee contenute nel Manifesto Unesco sulle Biblioteche favorendo: - il libero accesso ai servizi informativi; la promozione della lettura e lo scambio interculturale tra le diverse comunità sul territorio; - il prestito e la consultazione di tutto il materiale posseduto, fatte salve le necessità di tutela del materiale raro e di pregio; - la consulenza bibliografica e la fornitura e distribuzione di documenti anche a favore di altre istituzioni bibliotecarie; - l'accesso ai cataloghi di altre Biblioteche tramite la rete Internet.
A tale scopo la Biblioteca Mediateca è sede di servizi d'informazione e di collezioni documentarie di carattere generale e sui più diversi tipi di supporto (carta, vhs, cd, dvd, positivi e negativi di fotografie, periodici). La Biblioteca oltre a curare l'aggiornamento delle collezioni librarie di tutte le discipline, segue in particolare le sezioni specializzate nei settori della comunicazione, delle scienze e delle arti visive contemporanee, della musica e della poesia del '900. La Mediateca sviluppa l'ambito documentario legato alla diffusione delle conoscenze su supporti digitali, informatici, audiovisuali, e sviluppa adeguati servizi bibliotecari finalizzati alla loro fruizione. La Fototeca incrementa e organizza per la conservazione e fruizione pubblica digitale, le raccolte fotografiche (stampe e lastre in positivo e negativo) sulla vita, il costume, la storia e le trasformazioni di Mantova e del suo territorio. L'Archivio della Poesia del '900 raccoglie e organizza per la consultazione e la ricerca scritti, opere autografe, testimonianze di performance – nelle diverse forme - e la produzione editoriale dei poeti contemporanei. In questo contesto la Biblioteca Mediateca assume il modello di biblioteca ibrida, fondato sulla tecnologia dell'informazione e della comunicazione, che facilita la contestuale ricerca sulle più diverse tipologie di documenti da parte degli utenti.
c. Biblioteche di Quartiere L'Amministrazione Comunale inoltre si è dotata, dagli anni Ottanta in poi, di sedi bibliotecarie decentrate nei quartieri principali della città: Te Brunetti, Lunetta, Pompilio/Borgochiesanuova, Colle Aperto. Le biblioteche di Quartiere svolgono un servizio rivolto principalmente a soddisfare le esigenze di lettura e informazione della fascia di utenti della scuola dell'obbligo degli adulti – anziani. La gestione è affidata in convenzione ad Associazioni di volontariato. La gestione biblioteconomica delle raccolte è seguita dalla Biblioteca Baratta.
d. Biblioteca Digitale di Mantova Da alcuni anni il Servizio Biblioteche è impegnato nella costruzione della Biblioteca Digitale di Mantova, allo scopo di valorizzare e rendere accessibili via Web le raccolte bibliografiche e documentarie più originali e uniche conservate nelle Biblioteche di Mantova. Nello specifico: alla Biblioteca storica Teresiana le collezioni antiche rare e di pregio, alla Biblioteca Baratta la fototeca e altre raccolte contemporanee. La Biblioteca Digitale di Mantova è consultabile dai siti www.bibliotecateresiana.it e www.bibliotecabaratta.it.
Le Biblioteche del Comune di Mantova partecipano al Sistema Bibliotecario Zonale "Grande Mantova".
Servizio Archivi La memoria del Comune è costituita dall'Archivio, quale complesso delle scritture e delle altre forme e specie di documentazione, prodotte o acquisite nel corso dell'attività amministrativa, e legate fra loro reciprocamente da un vincolo originario, necessario e determinato, il vincolo archivistico. L'interesse dell'Amministrazione Comunale per l'Archivio trova la sua giustificazione in due ordini di motivi: 1. la certezza del diritto che deve essere garantita ad ogni cittadino attraverso la conservazione degli atti che contribuiscono a quella certezza; 2. le esigenze della cultura storica intesa come diritto alla conoscenza e allo studio della documentazione relativa alla vita sociale, economica, politica della comunità nelle diverse fasi del suo sviluppo. Il Servizio Archivistico Comunale, nel rispetto della propria tradizione archivistica e nella dovuta attenzione agli sviluppi normativi, mira al conseguimento dei seguenti obiettivi: 1. la conservazione corretta ed organizzata del patrimonio documentale dell'Ente; 2. l'erogazione di un servizio archivistico di alto profilo qualitativo, intendendo per servizio archivistico l'insieme delle funzioni di fruizione (accesso e consultazione) del patrimonio documentale dell'Ente. Funzioni il cui naturale sviluppo è la valorizzazione a più livelli del patrimonio stesso. Per la diversa gestione e fruizione della documentazione in rapporto all'età dei documenti l'archivio viene distinto in: - Archivio Corrente - Archivio Generale e di Deposito - Archivio Storico Tale ripartizione, tuttavia, non altera l'unità concettuale dell'archivio stesso.
a. Archivio Corrente – L'espressione designa la fase attiva dell'Archivio: è la fase in cui la documentazione riguarda affari in corso di trattazione e serve correntemente all'attività amministrativa dell'Ente. Convenzionalmente si considera "archivio corrente" tutta la documentazione risalente agli ultimi 5 anni. L'articolazione del Servizio Archivistico del Comune di Mantova prevede che le funzioni di archiviazione corrente, così come quelle di protocollo e smistamento, siano svolte e curate dagli addetti al protocollo/archivio corrente decentrati facenti capo ai vari Settori dell'Ente.
b. Archivio Generale - Costituisce il servizio preposto alla gestione e alla tenuta dei documenti, prodotti o ricevuti dall'Ente nel corso dell'attività amministrativa ed assume il ruolo centrale di coordinamento, supporto e consulenza delle attività degli Archivi Correnti Decentrati. Ha competenza sull'intera documentazione archivistica, ovunque trattata, distribuita o conservata, ai fini della sua corretta classificazione, conservazione e ordinamento. Le tecnologie informatiche, inserite in maniera organica ed integrata all'interno della struttura organizzativa dell'Ente, rappresentano uno strumento essenziale per la tenuta del Protocollo Generale e per la gestione dell'Archivio.
c. Archivio di Deposito – Il DPR n° 1409/63 prevede l'obbligo di conservazione per 40 anni dell'insieme della documentazione relativa ad affari conclusi avente ancora prevalentemente funzione amministrativa. Tale sezione dell'Archivio si definisce "Archivio di Deposito". In questa fase la documentazione viene sottoposta ad operazioni archivistiche di ordinamento e scarto in vista del versamento all'Archivio storico. Può definirsi pertanto anche archivio intermedio, di scorrimento, di passaggio tra l'Archivio Corrente e quello Storico.
d. Archivio Storico - E' deputato alla conservazione illimitata: comprende la documentazione relativa ad affari esauriti da oltre 40 anni. L'Archivio Storico comprende gli atti dell'Amministrazione Comunale nell'articolarsi di tutte le sue funzioni politico-amministrative a partire dalla fine del 1700 ed è ordinato, in base alle varie materie amministrative, in Titoli per tutto l'Ottocento ed in Categorie dal 1901 ad oggi. Istituito nel 1978 ed aperto regolarmente al pubblico nel 1983, costituisce oggi, insieme alla Biblioteca Mediateca, il Centro Culturale Polifunzionale "G. Baratta". In più di 2000 metri lineari, conserva circa 12000 unità archivistiche tra atti comunali ed importanti fondi quali: - Archivio della Congregazione di Carità – Ente Comunale Assistenza (dal 1800); - Archivio del Pio Istituto Elemosiniero Dotale (dal 1526); - Archivio della Pia Istituzione Gonzales (dal 1840); - Archivio del Museo del Risorgimento; - Fondo Anagrafe Antica (dal 1714 al 1936). Conserva inoltre: - un consistente patrimonio librario catalogato in SBN a disposizione dell'utenza dell'Archivio; - un'importante Raccolta Fotografica sia di pertinenza comunale che relativa ad acquisizione di fondi speciali (Fondo Defendi e Fondo Museo del Risorgimento). L'Archivio Storico svolge funzioni amministrative di conservazione e tutela e funzioni culturali e didattiche.
Servizio Gemellaggi Il Servizio Gemellaggi si occupa di mantenere le relazioni e gli scambi culturali con le città gemellate del Comune di Mantova. Il Servizio si occupa di tutte le iniziative culturali e di confronto mettendo in contatto i servizi specifici competenti per materia. Oltre ad organizzare l'ospitalità delle delegazioni ufficiali, il servizio sovrintende all'organizzazione di tutti gli altri eventi quali scambi scolastici o visite culturali coinvolgendo anche soggetti del territorio ove richiesti. Nel caso in cui l'iniziativa di gemellaggio coinvolga direttamente il Comune di Mantova, il Servizio interviene direttamente nell'organizzazione.
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