La città di Mantova |
Mantova è un capoluogo di provincia il cui territorio si estende lungo l'asta del fiume Mincio, unico emissario del Lago di Garda. Prima di confluire nel Po il Mincio forma tre laghi, che circondano la città.
Mantova spicca per un patrimonio artistico, storico, culturale, paesaggistico e naturale che conferisce alla città elementi di grande valore e suggestione e che ha portato nel 2008 a nominare la città rinascimentale sito UNESCO e nel 2016 alla nomina di Capitale Italiana della Cultura. Inoltre a partire dal 2017, anno in cui è stata nominata primo capoluogo di provincia per migliore vivibilità nella classifica Ecosistema Urbano di Legambiente, si è sempre assestata sul podio dei vincitori. Nel 2018, inoltre, la città ha ospitato il primo forum mondiale della forestazione urbana organizzato da FAO. Le aree naturali Il Comune di Mantova presenta ampi spazi naturali e aree verdi soggette a tutela. Il 50% del territorio (32,21 kmq), infatti, è compreso nel Parco Regionale del Mincio, larga parte del quale (il 20% circa) è costituito da Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Nello specifico sono presenti tre aree naturali protette:
Il Polo Chimico ed Industriale A Sud Est della città, sulla riva sinistra del Mincio, è situato il Polo Chimico ed Industriale di Mantova. Con Ravenna, Ferrara e Marghera costituisce il "Quadrilatero" della chimica italiana. Sulla riva sinistra del Mincio, sulle sponde del Lago di Mezzo e di fronte alla città, si trova l'ex Cartiera Burgo che, con la sua caratteristica struttura progettata da Pier Luigi Nervi, è entrata a fare parte della storia dell'architettura industriale. Sempre nell'area industriale sono presenti importanti attività manifatturiere e della filiera agroalimentare, nonché il polo logistico intermodale di Valdaro. La presenza del Polo Chimico, costituito dal petrolchimico, dalla centrale elettrica e dalle aziende del settore dei gas tecnici, costituisce una rilevante realtà economica e sociale per Mantova e per un'ampia area della provincia. Ad oggi è concluso il procedimento di dismissione della raffineria IES, con contestuale trasformazione in deposito di oli minerali (polo logistico commerciale).
Il Polo Chimico, in quanto oggetto di estese contaminazioni del suolo e della falda, è stato dichiarato nel 2002 dal Ministero dell'Ambiente Sito inquinato di Interesse Nazionale, denominato "Laghi di Mantova e Polo Chimico". La sua estensione corrisponde a poco meno del 15% del territorio comunale, pari a 9,51 kmq; oltre alle aree di stretta pertinenza produttiva, a causa di possibili effetti di contaminazione dei fondali, sono state inserite nel Sito anche le aree dei Laghi di Mezzo, Inferiore e della zona umida della "Vallazza". La significatività degli impatti ambientali provocati nel passato, la necessità di attivare meccanismi volontari di miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza e delle prestazioni ambientali nonché l'obbligo di adeguare gli impianti alle migliori tecnologie disponibili hanno portato parte delle aziende situate all'interno del Polo Chimico ad adottare sistemi di gestione per l'ambiente e la sicurezza, certificati secondo norme internazionali ISO e/o secondo la normativa europea, EMAS. Sistemi che presuppongono, in una prospettiva di miglioramento continuo, processi sottoposti a controllo sia da parte degli organi di vigilanza pubblici che da parte di soggetti terzi indipendenti.
Il sistema infrastrutturale Il considerevole incremento del traffico stradale verificatosi in questi ultimi anni ha reso necessario lo studio di una nuova gestione della mobilità urbana che consentano il decongestionamento delle vie del centro e della cintura periferica. La costruzione di tali opere è stata rallentata e condizionata da svariati fattori anche di tipo naturale, quali la presenza ad Est, Nord e Ovest della città dei bacini lacustri formati dal Mincio. Il porto fluviale e il polo logistico intermodale di Valdaro Attraverso il rilevante impegno degli Enti Locali, consapevoli del valore economico ed ecologico del trasporto su acqua, è stato attivato un porto fluviale: il porto di Valdaro, connesso a partire dal 2007, alla rete ferroviaria. La Provincia di Mantova è l'Ente titolare della gestione. Attualmente il Porto fluviale di Valdaro e il polo logistico intermodale sono attivi. Il Comune di Mantova, attraverso gli strumenti di pianificazione del territorio e per mezzo di una società di scopo (Valdaro SpA, oggi in liquidazione), favorisce l'insediamento di un polo logistico ed intermodale, nei pressi del porto di Valdaro. In quest'area, infatti, si trovano e sono individuate le nuove aree di sviluppo. La messa a regime del porto, con il centro merci ed i servizi intermodali, è una concreta alternativa al trasporto merci su gomma, che oltre a ridurre le emissioni in atmosfera, dal punto di vista ambientale la realizzazione di una conca di navigazione che connetta direttamente il canale navigabile con il Mincio aumenterà la sicurezza del trasporto via acqua dei prodotti chimici. Le bettoline dirette dal Mincio alle darsene del petrolchimico potranno infatti evitare la navigazione nel Po e nel tratto del Mincio a Sud di Mantova.
Nel 2018 è stato approvato il Protocollo d'intesa tra Comune di Mantova, Provincia di Mantova e Comune di San Giorgio per la sostenibilità dell'insediamento produttivo. Nel corso del 2018 è stato approvato il protocollo d'intesa con la Provincia di Mantova e il Comune di San Giorgio per la sostenibilità dell'insediamento produttivo. |